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Svuota il carrello

Per motivi vari (lavoro mio, lavoro di mia moglie, curiosità personale) non sono proprio digiuno di marketing; ho visto e (in alcuni, piccoli, casi) contribuito a far succedere cose che si possono definire appunto come tale.

Avevo già appuntato qualcosa sul tema in una recensione di un altro libro, “Fare marketing rimanendo brave persone”.

Posso anche dire che c’è in questo “Svuota il carrello” di cui ho raccolto qui le mie opinioni c’è almeno un errore.

Seguo Gianluca Diegoli da tanti anni, mi pare dal periodo di FriendFeed. L’ho sempre trovato una voce interessante e fresca, capace di parlare in maniera molto piacevole e non banalizzante di temi che, se male trattati, possono diventare monotoni o soporiferi.

E mi fa piacere dire che anche in questo libro queste capacità vengono fuori benissimo. Approccio leggerissimo (ma appunto né approssimativo né semplicista), percorso mentale chiarissimo (si parte dalle basi, valide sempre, e si arriva con il giusto percorso al dettaglio, al contemporaneo, al digitale), stile piacevole e ampie citazioni postmoderne (la sequenza sull’autogrill, featuring la noce di prosciutto al pepe, è l’autopsia di un τόπος ormai classico, affrontato anche ne “I soliti idioti”).

Questa crescita graduale, questa chiarezza di percorso è secondo me uno dei punti più forti del testo: s parte un po’ come uno “smontiamo il trucco del mago”, forse per coinvolgere, per creare interesse ma, pagina dopo pagina, si scende in profondità, si struttura il discorso, si mostra come analizzare un fenomeno complesso, che a volte cerca di passare il più inosservato possibile (“La pubblicità a me non fa effetto”). E che invece in altri casi vuole e anela che noi ci accorgiamo di lui e che “interagiamo” con lui e il mondo che crea, anche quando diciamo “Io la pubblicità è come se non la vedessi”.

Moltissimi i quote interessanti, ne scelgo uno solo dalle 50 e più sottolineature:

qual è il vantaggio marginale di qualcosa che non volevo?

Ricca la bibliografia e prezioso il glossario finale; è abbastanza ragionevole che un paio di letture extra, di voglie di approfondire, da qui vi partano.

Decisamente una lettura raccomandata.