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McItaly Marchigiana

Oggi a pranzo ero convinto di provare il McItaly Chianina, che, come dice il sito di McDonald’s, avrebbe dovuto essere il panino speciale del periodo. Invece sorpresa: al McDonald’s di Lentate sul Seveso è già in vendita il successivo della serie, il McItaly Marchigiana.

Agevolo foto del menù, nel per me tradizionale formato McMenù con birra:

Notiamo subito che questa volta non ci sono né birra né patatine speciali, a differenza di quanto fatto ad esempio con l’ottobrina promozione “Sagra” con le salamelle, che ebbe un esito abbastanza triste.

Come è fatto questo McItaly?

Partendo dal basso, il panino è composto da: Pane (quello dei panini speciali), fetta di formaggio/mozzarella, hamburgher di marchigiana, seconda fetta di formaggio fuso, salsa, insalata tipo valeriana/soncino e seconda fetta di pane.

Il gusto è bilanciato: l’hamburgher è di buona dimensione e con la giusta quantità di grasso, la salsa rimane giustamente sul fondo, a dare solo un po’ di acidità, visto che i gusti sono abbastanza ricchi e non c’è bisogno di insaporire ulteriormente.

I due ingredienti che spiccano però sono la mozzarella e l’insalata: il formaggio è buono, sa di mozzarella e soprattutto ha una consistenza particolare, molto “masticosa” che ricorda bene quella originale e conferisce a tutto il panino una gradevole resistenza, rendendo molto piacevole la masticazione.

Non so come la mozzarella sia lavorata e quanta ne sia effettivamente presente, ma all’economia del panino non interessa: l’ingrediente che c’è è ottimo e dà il gusto e la consistenza giusti.

La scelta di un’insalata particolare come la valeriana/soncino è un ottimo azzardo che paga: è croccante e per nulla acquosa, e con il gusto fresco e leggero fa da contraltare al formaggio, sgrassando la bocca.

Tutto questi aspetti positivi son però da valutare alla luce del prezzo: il mio menù è costato 9,10 €, che è praticamente un nuovo massimo per McDonald’s (superpanini da quattr’etti esclusi) ed è superiore a quello di una certa concorrenza (che include anche il caffè).

Sono io il primo a dire che “è giusto pagare il giusto”, soprattutto quando come in questo caso è motivato da una effettiva qualità del prodotto. Ma capisco anche che, di questi tempi, questo prezzo perda contro altre alternative di pasto veloce. Per fortuna la barriera psicologica dei 10 euro non sarà facile da sfondare.