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Il Cammino di Santiago in taxi, Vol. 3

Ho ripreso a comprare dischi. Con regolarità. Tipo uno al mese (in crescita…) e non solo i dischi dei gurppi che mi piacciono ma anche cose “per provare”.

Strano eh. Non lo facevo da prima del 2000. Si, da prima degli MP3, ovviamente. Ma negli ultimi anni era anche per non fare tutto lo sbattimento ogni volta che di dover rippare, codificare, taggare, uploadare e avere un pezzo di plastica a prender polvere. Il mio Cd di “Non al denaro non all’amore ne al cielo” nella versione di Morgan è stato usato esattamente UNA volta. Per ripparlo.

Itunes ha fatto da palliativo, ci ho comprato qualcosa ma anche lì il converti/carica/condividi/tieni in ordine non mi ha mai fatto impazzire.

Da quando invece c’è Google Play, un clic e via. E con il sistema delle offerte la voglia ti viene per forza (ieri ho preso Random Access Memories a 3.99).

Oltre a dimostrare che se mi vendi un prodotto “semplice ed economico” la pirateria scompare, vuol dire che mi trovo ad parecchia ascoltare musica nuova.

Tipo appunto “Il Cammino di Santiago in taxi, vol. 3”: è il terzo disco di Brunori Sas, non de plume di un cantautore calabrese, attivo da qualche anno e secondo me uno degli artisti più interessanti del momento; non va a Sanremo, non va in televisione, non va ai reality show, non viene dai talent ma fa bella musica. Le prime quattro canzoni del disco sono una sequenza come se ne sono viste ben poche.

Si passa da pezzi cantautoriali che uno si aspetterebbe da De Gregori (si, il livello è quello) a cose molto più ritmate come “Mambo reazionario” che per temi, ironia e varietà musicale possono richiamare un Gaber.

Il disco non è esente da difetti, in quello che una volta sarebbe stato il “Lato B” ci sono un paio di pezzi messi lì un po’ per riempire, ma questo disco di Brunori Sas è sicuramente un bel disco, suonato e registrato molto bene, molto vario e che consiglio senza riserve a chi vuole ascoltare qualcosa di fresco e nuovo.

I link sugli album dovrebbero portare a Google Play, che dovrebbe anche offrire un ascolto gratuito. Dovrei mettere le badge di Spotify, ma da qui è complicato 😉