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Backspacer – Pearl Jam

Diciamolo subito: “Backspacer” è un gran bel disco, i Pearl Jam invecchiano bene a anche a 18 anni da Ten hanno ancora parecchio da dire.

Backspacer è un altro passo nel vagabondare musicale dei PJ: disco disomogeneo, con canzoni a pattern, ma una coerenza di fondo data da un suono pulito, niente orrori di equalizzazione e testi chiari, armonici.

Il primo terzo del disco è pieno di canzoni con ritmo incazzato e molto tiro, con la voce di Eddie tenuta a freno e molto spazio alle chitarre e ai riff duri. “Gotta see my friends”, “Got some”, “The Fixer” e “Johnny Guitar” sono quattro pezzi rock che messi tutti in fila non si vedevano da un bel po’ in un disco dei PJ. La cosa bella è che suonano completamente naturali: volevano fare pezzacci rock e quelli hanno fatto. Diretti, duri, con ritmo.

“Just Breathe”, peraltro primo singolo, è una canzone di “Into the wild” che è finita in questo disco. Chitarre acustiche, Eddie che inizia a usare la voce, ritmo tranquillo.

“Amongst the waves” e “Unthought known” sono due dei miei tre pezzi preferiti dell’album e sono puro stile: ritmo deciso ma non troppo veloce, ritmiche millimetriche, la voce di Vedder che spicca sulle chitarre completandole e completandosi.

Il duo “Supersonic”/”Speed of sound” gioca sugli opposti concordi: Dove una è veloce e riffatissima, l’altra è languida e soffice.

“Force of nature” è il terzo pezzo capolavoro dell’album: quando, dopo un bel crescendo, Vedder attacca il bridge con

One man stands the edge of the ocean<br /> A beacon on dry land

porta a casa tutti gli ascoltatori senza problemi. Questa dal vivo dovrebbe riservare emozioni incredibili. Per intenderci, siamo dalle parti di “Wishlist”.

Il disco finisce con “The End”, voce chitarre e poco altro a chiudere il disco con calma e riflessione:

My dear<br /> The End<br /> Comes near<br /> I’m here<br /> But not much longer

Sono 36 minuti di album, ma che 36 minuti, cari lettori.

Nota a margine: questo album è stato il mio primo acquisto su iTunes. Avrei preferito (e dai PJ un po’ me lo sarei aspettato) trovarlo disponibile nella sezione ecommerce del sito ma alla fine l’ho comprato da lì.

Devo dire che l’esperienza è davvero positiva: AAC a 280kbps, qualità audio ottima, costo totale 9.99€, veloce, file ascoltabili ovunque (tranquillamente drag’n’drop su Rhythmbox e sul mio HTC Magic, niente ricodifiche o artifici).

Se questo è il futuro della musica, ben venga.