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Il Mac

Ovvero il nuovo panino di McDonald, provato oggi a pranzo. Mi permetto un piccolo excursus wannabe-marketing prima di passare alla valutazione sensoriale: penso sia un errore enorme chiamare un panino “Il Mac” quando uno dei tuoi panini storici si chiama “Big Mac”, soprattutto considerando che i ristoranti non sono silenziosi ma pieni di schiamazzi di bambini, rumori di cucina e gente che si muove e parla. Diciamo che per fare l’ordine alla ragazza, dopo due volte che non ci capivamo e mi metteva in scontrino il Big Mac, ho dovuto dire “quello nuovo”.

Il panino è così composto: pane, hamburger di carne, insalata, pomodori, fetta di groviera. E’ la qualità degli ingredienti che lo separa dal resto: il pane non è il solito bun da hamburger ma pane vero (o qualcosa di molto simile) con farina sopra e un po’ di mollica, l’hamburger è alto il doppio del normale, sugoso e potrebbe essere benissimo scambiato per un buon hamburger preso al banco carne del supermercato. Anche l’assenza di salse contribuisce a differenziare. Tutto questo dà come risultato un panino molto buono, con un gusto bilanciato e per nulla aggressivo, che ha un forte feeling di home made, cosa che per un prodotto McDonald’s è una grande novità.

La scelta di non mettere salse aiuta peraltro anche sotto il punto di vista nutrizionale: non mi sono trascritto i valori, ma dalla tabella nutrizionale riportata sulla scatola ho visto valori abbastanza bilanciati tra proteine, carboidrati e grassi. Certo, qualche grammo di grasso e un pizzico di sale in meno l’avrebbero reso ancora più interessante, ma stiamo comunque parlando di cibo di McDonalds, ovvero qualcosa che è più un atto di indulgenza che una forma di alimentazione abituale.

Bell’innovazione e se è l’inizio di una nuova filosofia nel comporre i panini, beh, devo dire che sono curioso di vedere i prossimi sviluppi.