Kitchen Confidential

Ce lo avevo in lista da un po’, lo avevo comprato in offerta, l’ho letto (dopo un periodo in cui ho letto poco per vari motivi).

Line cooking – the real business of preparing the food you eat – is more about consistency, about mindless, unvarying repetition, the same series of tasks performed over and over and over again in exactly the same way.

Bene, ma non benissimo.

Questo Kitchen confidential è un po’ un oggetto mitologico della narrazione della cucina: citatissimo (il libro), famosissimo (l’autore), intorno al 2000 è stato un testo che ha cambiato il modo di raccontare la cucina.

Prior Preparation Prevents Poor Performance, as they say in the army – and I always, always want to be ready.

Estremamente diretto, quasi ai limiti dello sgradevole, decisamente non inclusivo. Sembra la ricetta per qualcosa di interessante. Eppure alla fine lo leggi e dici: “Sì, ok, e quindi?”.

I like to tell selected people things in supposed confidence a few times a week, for fun. Later, when it comes back to me it provides an interesting road map of data transfer, a barium meal, revealing who squeals and to whom.

Certe sboronate sono quello: sboronate fini a se stesse. Non si capisce se chi parla è una persona o un personaggio. Non si capisce dove si vuole andare a parare.

There was, in 1974, no culinary culture that I was aware of.

Certo, alcuni episodi e fatterelli sono interessanti. Certo, lo stile, 25 anni fa, era qualcosa di dirompente nel mondo del cibo, che non era il behemoth di adesso, anzi.

Be ready to lead, follow, or get out of the way.

Eppure alla fine mi ha lasciato un po’ indifferente. Un caso dove la reputazione non regge alla prova dei fatti. Oppure sono semplicemente arrivato troppo in ritardo.