dedioste’s

Your daily dose of dedioste. Since 2004

L'Aida

Torno a scrivere per una cosa “cotta e mangiata” in giornata.

Fumetto preso stamattina in biblioteca, che mi ha incuriosito per grafica (tratto e colori molto gradevoli) e ambientazione (Milano), e che quindi ho deciso di portare a casa. Un distacco programmato dell’Enel, divano, ed eccomi qui a raccontarvi questo “L’Aida”.
Che in alcuni punti della storia, non ho esitato a pensare fosse un gioco di parole sulle caratteristiche della protagonista.

È un bel fumetto, piacevole e che si fa leggere, ma la narrazione è un po’ stereotipata, sul genere di “Ragazza ricca e complessata incontra gruppo di alternativi e cambia la propria vita”. All’inizio Aida è proprio laida, schiacciata sui peggiori stilemi della società moderna (instagram, apericena, benzodiazepine, etc.) e poi compie un percorso che la porta a cambiare, scoprendo l’altro da sè.
Mano a mano che leggevo aspettavo sempre di più un coup de théâtre, aiutato anche dal resto della realizzazione e stesura che è di ottimo livello.
Spoilero, ma non è arrivato. E mi ha un po’ deluso.

Molto interessante anche la parte “meta”, di riflessione sui linguaggi dell’arte e dei social, e le idee per i pranks del collettivo che accoglie la protagonista.

Un bel fumetto a cui difetta un po’ di sceneggiatura per essere un capolavoro.