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Caffè Voltaire

Questa roba dei quaranta anni mi sembra un classico caso di Baader - Meinhof. Fino a un secondo prima, non riconosci l’esistenza del fenomeno, un secondo dopo e ti sembra tutto il mondo parli di quello. E ti ritrovi a leggere un libro che ne parla, tra i suoi vari temi. E forse magari l’hai (sempre inconsciamente, eh) scelto anche per quello. Ma andando avanti, ti accorgi, che, fortunatamente, non parla solo di quello.

«No no» si schermisce il nonno, «mica voglio iniziare adesso a raccontarti le storie di guerra come fanno i vecchi. Però ascoltami bene, Violetta: nella vita non si scappa. A meno che non ci siano delle pallottole che ti fischiano intorno. Da quelle sì, ma da tutto il resto no. Hai capito?» «Sì, certo» annuisco stupita. Credo di non averlo mai visto così serio. «Ricordatelo Viola. Dalle pallottole sì, da tutto il resto no. Ricordatelo sempre, anche quando non ci sarò più.»

Mettici anche che dovrebbe proprio essere che l’autrice, tua coetanea, appunto, potresti averla incrociata ai tempi del liceo in una sorta di incontro di scambio tra classi del classico e dello scientifico ed ecco che ti ritrovi con questo Caffè Voltaire nel Kindle.

Probitas laudatur, et alget.

E ne sei molto contento, perché te lo sei letto in qualche sera, appassionandoti alle vicende di Anna e, diciamocelo, facendo il tifo anche per lei.

Tutti abbiamo un problema con la gente.

La scrittura scorre in maniera piacevolissima, in qualche passaggio si sente un po’ la “calcatina” verso il gioco di parole o o il bon mot me senza mai esagerare (e poi a me è una cosa che fa impazzire comunque); la trama e i personaggi sono preparati e sviluppati bene, sono verosimili senza essere piatti, pur dovendo comunque mandare avanti un libro. Ci sono un numero non basso di descrizioni e riferimenti di sottotesto che non fanno mai calare la guardia. E un paio di citazioni cult che un legnanese (sebbene oramai esiliato) non può non cogliere e apprezzare.

“Avida di vita, desiai ogni amore vero, ma ingoiai sedativi, da diva.”

Per come è fatto, mi aspetto anche che qualcuno stia pensando a trarne un soggetto per un film, visto che come struttura si presterebbe benissimo.

Lettura frizzante e rilassante, consigliato.