dedioste’s

Your daily dose of dedioste. Since 2004

Solitairica

Avete presente il Solitario di Windows? Anche voi ci avete perso delle ore cercando di far sparire tutte quelle maledette carte? Se sì, non andate oltre. Scaricatevi subito Solitairica dal Play Store o dall’App Store, vivrete felici e contenti.

Se invece volete sapere meglio di cosa stiamo parlando, andate avanti a leggere 🙂

Solitairica è un gioco che prende il classico solitario e lo mescola con un gioco di ruolo, inserendo le carte in un contesto di combattimenti, incantesimi, oro e equipaggiamenti. L’incrocio è sicuramente bizzarro ma è realizzato in maniera abbastanza piacevole: ogni “mano” di solitario è un combattimento con un nemico, rimuovendo le carte si danneggi ail nemico e a carte finite si vince.

La parte GdR si attiva perchè, rimuovendo le carte, si ottengono dei punti-energia (di colori e funzione diversa) che possono essere spesi per lanciare magie (anche qui, diverse) che possono migliorare le nostre capacità, rimuovere o trasformare le carte, eccetera. I nemici non sono però inermi; a loro volta hanno un loro mazzo di carte speciali, che fanno accadere degli eventi: aggiungono carte, rubano energia, ma soprattutto fanno perdere punti vita, ovvero provano attivamente a farci finire la partita in anticipo.

La tensione tra rimuovere carte, lanciare magie e difendersi dagli attacchi è ben disegnata e soprattuto nei livelli più avanzati obbliga a qualche mossa controintuitiva rispetto al classico solitario, ad esempio facendo ben pensare prima di “girare” una nuova carta.

Soprattutto nelle prime partite il gioco è molto divertente: il solitario piace a tutti e le meccaniche aggiungono un livello piacevole di interazione.

La meccanica poi è perfetta per i momenti in cui si gioca con il cellulare: la partita viaggia alla velocità che serve, si può giocare 30 secondi, chiudere e riprendere senza problemi.

I problemi cominciano quando ci si gioca un po’ e si inizia ad aver a che fare con i livelli più avanzati: quando i nemici sono in grado di ucciderci in 3-4 colpi, la parte “casuale”, legata al girare la carta giusta al momento giusto, diventa troppo importante. Si può essere bravissimo con tutto il resto, gestire le risorse in maniera perfetta, scegliere l’equipaggiamento giusto, ma nulla può farvi vincere se per 4 volte di fila vi serve un 3 e girate un’altra carta.

Aggiungeteci che dopo un po’ il gioco tende ad essere sempre uguale a se stesso, con il 18esimo e ultimo nemico sempre lontano e capite che non c’è proprio “la voglia matta” di finirlo.

È da apprezzare che la parte gratis del gioco è comunque sufficiente a farsi un’idea dello stesso; la parte a pagamento permette di sbloccare “mazzi” diversi, che permettono di cambiare lo stile di gioco. Personalmente non l’ho sbloccato, non l’ho trovato così appassionante. Ma devo dire che per qualche giorno l’ho apprezzato. Peccato perchè con un filo di varietà in più (e un po’ di caso puro in meno) poteva essere proprio un gran bel gioco.