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Monument valley

Ok, questo gioco mi ha impressionato. Monument Valley è quello che una volta si sarebbe definito una killer app, ovvero uno di quei giochi per cui valeva la pena comprare una console. Oggi fortunatamente è molto più facile avere in casa un dispositivo Android o iOS e quindi pochi di noi possono esimersi dall’acquistare questo capolavoro.

Monument Valley è sostanzialmente un puzzle game con delle meccaniche molto semplici: si tratta di interagire con l’ambiente per permettere al nostro personaggio di raggiungere un punto chiave del livello e raccogliere un oggetto.

Per liberare o creare la strada per arrivarci, potremo interagire con l’ambiente, trascinare piattaforme, tirare leve, girare pulegge. Si lavora anche con una serie di illusioni ottiche: spostare una piattaforma, anche su un piano diverso, spesso permette poi di attraversare comunque il valico. E’ difficile spiegare a parole questo tipo di interazione ma è molto facile comprenderla mosso il primo dito sullo schermo

A tutto questo si somma una realizzazione grafica e sonora che non esito a definire artistica nel migliore dei sensi possibili: ogni pixel, ogni nota sono lì perché devono essere lì. La coerenza, la qualità, il design del gioco e della sua presentazione è qualcosa di spettacolare; poche volte mi è capitato di ammirare un design così coerente, così preciso; ad esempio i dettagli dei suoni del gioco che vanno a ritmo con la musica di sottofondo o ammirare piccoli disegni di pochi pixel che però permettono al gioco di avere un’identità immediata e apprezzabili

Il gioco è molto breve, si finisce in un’ora un’ora e mezza e costa circa 3 euro e 50 e non dico che sia giusto o sbagliato, dico solo “qual è il prezzo di un sogno?”.