dedioste’s

Your daily dose of dedioste. Since 2004

Lou’s right (as usual)

Maybe I should go and live in Amsterdam

in a side street near a big canal

spend my evenings in the Van Gogh Museum

what a dream, Van Gogh Museum

Lou Reed dice così, in un suo pezzo del 2000. Ha ragione.

4 giorni di Amsterdam vissuti da Amsterdamer, grazie alla guida di Paolo, che probabilmente non potrò mai ringraziare abbastanza.

Si ringraziano:

Il Van Gogh Museum, la sindrome di Stendhal davanti ai “Girasoli”, la strippenkart, l’autobus 21, il tram 3, l’arcobaleno dopo l’acquazzone, la Duvel, il teatro d’improvvisazione, le zuppe, la colonia degli Italiani, MacBike, la Bimhaus, le barche che sparano acqua, l’Oostmarkt, il panino con l’aringa, le zuppe (again), il Joordan, i negozietti, 40 minuti nel vento in bici, la polenta con la soppressa, lo spritz, Gatto (ma pronunciato Hhhhatto), scrubs, i generi di conforto, il futon, i cigni sul canale, il qualcosa301, gli hippie, gli acquazzoni, le bitterballen, i flautijie, AlbertHejin o come dicevan tutti “Alberto”, l’accoglienza dell’università di Amsterdam, EasyJet, i sandwich, le patate fritte più buone che abbia mai mangiato, il convento tranquillissimo in centro, la tanica di caffè da mezzo litro di Coffee company, i canali, EstEstEst, e tutto quello che sto dimenticando di scrivere, ma che ho nel cuore.